Come vestirsi in Iran, regole e consigli

Più vado nella Repubblica Islamica, più amici e conoscenti mi fanno domande sul controverso Paese e sulle regole di condotta in caso volessero visitarlo anche loro, e tra le più comuni c’è sempre come vestirsi in Iran.

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Mamma e figlia in marcia

È risaputo che chi vuole recarsi in Iran deve seguire le regole islamiche in fatto di abbigliamento, ma spesso questo è fonte di preoccupazione e incertezze oltre misura. Sono quindi arrivata alla conclusione che un post con raccomandazioni e consigli su cosa portare in valigia per un viaggio in Iran sia utile ai futuri visitatori al fine di scongiurare situazioni imbarazzanti.

Di solito sono le donne che si creano i maggiori problemi quando devono andare in Iran, e a ragione in quanto le regole mirano soprattutto all’abbigliamento femminile. Tuttavia, anche se gli uomini non hanno precise norme da seguire, anche a loro è richiesto un vestiario modesto e decoroso: se ne vedete in pantaloncini, sono di sicuro turisti che non si sono informati sulla cultura locale. Scordatevi anche le magliette senza maniche, non le vedrete neanche in strada, ma di sicuro non sono l’abbigliamento adatto per entrare in moschea.

Innanzitutto, per tutte le turiste non musulmane, la novità principale è l’hijab che, nell’Islam, è considerato il simbolo di modestia per la donna (a grandi linee).

In Iran, indossare il velo islamico è obbligatorio, e sebbene lo si possa portare abbastanza allentato e non troppo stretto, anche alle donne straniere e turiste è richiesto di rispettare tale regola. Se avete sentito storie raccapriccianti di polizia che ferma le straniere obbligandole a coprire ogni singolo capello con il velo, dopo quattro viaggi in Iran, posso dire che non è vero, non lo fanno neanche con le donne iraniane, figuriamoci con chi viene da fuori.

Rispettare le regole su come vestirsi in Iran sì, ma nessun bisogno di farsi prendere dal panico.

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Solo perché si è in un museo non significa che non ci possiamo aggiustare il velo, e poi tutti quegli specchi….

Come velo può essere usato uno scialle o una semplice sciarpa, e gli stili del cosiddetto hijab sono praticamente infiniti: nascondendo completamente i capelli, lasciandone qualcuno visibile, con il velo nero, colorato, a fiori, a ricoprire una capigliatura alta che ricorda un misto tra un’odalisca e la regina Maria Antonietta, un piccolo fazzoletto legato sotto il mento, una lunga sciarpa avvolta appena intorno al collo e via dicendo. Potete scegliere lo stile che più vi dona dando pieno spazio alla fantasia e al nostro innato senso del gusto, sempre apprezzato dalle donne iraniane.

Molte indossano anche il chador, pezzo di tessuto generalmente nero lungo fino alle caviglie e aperto davanti, ma ovviamente alle straniere non è richiesto, tranne alle entrate delle tombe degli Imam.

In generale, le turiste straniere faticheranno un po’ ad andare di pari passo con le estremamente variabili mode inventate dalle donne iraniane, ma non scoraggiatevi, dopo solo quattro viaggi in Iran, mi sono finalmente arresa e ho comprato una di quelle enormi pinze per capelli che tengono alto il velo e gli impediscono di scivolare. Devo ammettere che ha funzionato abbastanza bene e che arrivavo al punto di dimenticarmi di controllare se il velo era fermo al suo posto.

Oltre ai diversi stili di hijab, l’abbigliamento richiesto per le donne in Iran comporta qualche altro accorgimento.

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Signore di Shiraz che si godono il fresco serale

Tra le altre regole che il regime della Repubblica Islamica richiede di rispettare c’è quella di indossare un manteau, una specie di giacca/impermeabile lunga fino a metà coscia abbinata a pantaloni che non hanno bisogno di essere larghi ma possono anche essere leggings, jeans stretti o quello che più vi piace.

L’inverno non è decisamente un problema, soprattutto in città come Teheran o Tabriz, visto che indosserete un cappotto per proteggervi dalle temperature freddissime, mentre in estate o primavera potete optare per una tunica sempre della stessa lunghezza, di tessuto più fresco e leggero. Sia le tuniche che i manteau devono avere le maniche lunghe o almeno a tre quarti.

Infine, una piccola precisazione sui colori preferiti. L’estate e la primavera sono i mesi più variopinti e ne vedrete delle belle (sia nell’abbigliamento che nel trucco, sempre molto abbondante tra le donne iraniane!), con sciarpe dalle tonalità più sgargianti, manteau di tutti i colori e ballerine brillanti in vernice e non, mentre l’autunno e l’inverno vestono più sommessi, soprattutto durante il mese di Moharram, periodo di lutto per commemorare il martirio dell’Imam Hussein che gli Sciiti celebrano a Karbala in Iraq nel quarantesimo giorno di Ashura.

Mentre le donne in Iran sono abituate ad adattare e ritoccare il modo di vestire tradizionale inventando nuove mode a seconda della stagione, per noi turiste straniere questo significa adeguare il nostro abbigliamento per mostrare la buona volontà di rispettare le regole di una società a larga maggioranza musulmana.

Ma diciamocelo chiaramente, se non siamo pronti a rispettare la cultura che ci ospita, cosa viaggiamo a fare?

PIN ME!

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