State pensando se andare in Iran o no, oppure avete deciso e state già organizzando il viaggio nella Persia moderna e avete persino fatto domanda di visto iraniano. Adesso il dilemma è un altro: cosa comprare in Iran? Quali souvenir persiani portare a casa per fare invidia ad amici e parenti e magari convincerli ad andare in Iran loro stessi?
Ma quali sono le cose per cui l’Iran è famoso?
Da sempre la Persia e lo stile persiano-orientale evoca mistero e bellezza, e il suo artigianato è famoso per essere delicato, elegante e sofisticato. Come se non bastasse, la cucina persiana fa parte di un’antica e buonissima tradizione culinaria, e per questo alcuni degli ingredienti usati nelle ricette possono essere regali molto apprezzati anche a casa nostra.
Certe cose sono care, come per esempio i tappeti persiani, ma non vi preoccupate, in questi casi potete pagare con la carta di credito anche se ci sono ancora le sanzioni perché in genere quei negozi hanno uffici anche a Dubai ed è da lì che fanno la transazione.
Vi state ancora chiedendo cosa comprare in Iran e quali souvenir portare a casa? La mia guida vi darà sicuramente qualche idea.
Tappeti persiani
Non è un segreto che i tappeti persiani, soprattutto quelli fatti a mano, siano preziosi e molto apprezzati in tutto il mondo. Per questo sono sempre tra i primi souvenir a cui si pensa quando si va in Iran (magari prima di sentirne i prezzi…). Se volete fare un regalo importante o sono un vostro desiderio da sempre, in Iran troverete molti più modelli, colori, fantasie che in Italia e anche prezzi minori.
Tra i tanti prodotti di qualità, i tappeti di Kashan sono molto famosi (e abbastanza cari).
Quando siete in un mercato o un negozio di tappeti, non è semplice decidere tra la miriade di tessuti esposti. Ecco qualche raccomandazione per scegliere quello che fa per voi, soprattutto se volete acquistare un tappeto persiano fatto a mano.
1. Se siete una famiglia di una o due persone, potete anche scegliere un tappeto di color chiaro in quanto non lo sporcherete spesso, mentre per famiglie numerose sono consigliati tappeti di colore un po’ più scuro in modo da evitare di lavarli troppo spesso, visto che i lavaggi ne riducono la vita.
2. Assicuratevi che il tappeto sia dritto su tutti i lati. Piegandolo dal centro potrete vedere se tutti i bordi si sovrappongono in maniera uniforme.
3. Ispezionate il tappeto alla luce naturale per essere sicuri che abbia un colore uniforme su tutta la superficie e per vedere se è morbido, flessibile e lucido.
4. Per controllare la qualità della consistenza e vedere se il tappeto è vecchio o se sia stato riparato o rammendato, guardato la parte di dietro.
5. Assicuratevi di comprare il vostro tappeto persiano in negozi affidabili e fatevi dare una ricevuta.
6. Assicuratevi che il colore e le dimensioni si abbinino bene alle decorazioni di casa vostra!
Se avete amici del posto, chiedete a loro consigli su dove sia il posto migliore per trovare tappeti, sia per la qualità che per i prezzi. Per esempio, il bazar intorno a Imam Square a Isfahan ha diversi negozi di tappeti ma spesso sono troppo cari e non sempre la qualità è la migliore. Potete negoziare il prezzo, ma il posto è comunque famoso per qualche fregatura di tanto in tanto.
Meglio chiedere ai vostri amici o a una guida fidata (se non ne conoscete e ne avete bisogno per il vostro viaggio in Iran, fatemi sapere e ve ne consiglio una).
Zafferano iraniano (zafran)
L’Iran è famoso per lo zafferano (zafran in persiano). Insieme all’Afghanistan, producono le migliori qualità al mondo, quindi se ancora dovete decidere cosa comprare in Iran, non trascurate “l’oro rosso”. Soprattutto se vivete in Europa, dove lo zafferano è molto caro e non sempre la qualità migliore è a portata di mano.
Sia in Iran che in Afghanistan aggiungono lo zafferano in diverse pietanze, dal tè perché è assodato che fa ridere e rende felici, nel gelato, in dolci, nel nabat, un cristallo di zucchero infuso di zafferano usato per addolcire il tè e, ovviamente, per fare il riso.
Coltivare lo zafferano è comune in molte province dell’Iran, da cui viene esportato in tutto il mondo. Il prezzo di questa spezia in Iran è molto più accessibile che da noi in Italia, soprattutto se ne comprate 50 o 100 grammi insieme. Il prezzo per la migliore qualità di zafferano iraniano va da 1500 a 1700 dollari al chilo (50/60 milioni di reali, la moneta iraniana, o 5-6 milioni di toman, visto che normalmente quando trattano con i soldi parlano in toman. 1 toman = 10 reali). Comprandone pochi grammi per volta, il prezzo varia e aumenta. Per questo, se decidete di portare zafferano come regalo dall’Iran, consiglio di stabilire la quantità che vi serve e comprarla tutta nello stesso posto.
Sapere dove comprare lo zafferano di qualità è tutto un altro paio di maniche.
Molte aziende di zafferano hanno negozi nelle strade più trafficate e nei mercati, e anche le pasticcerie e negozi di dolci e frutta secca sono spesso rivenditori. Ovviamente è importante acquistare da agenzie affidabili per non rischiare di acquistare un prodotto che non è puro al cento per cento: alcuni infatti aggiungono cartamo, chiamato anche zafferanone per la somiglianza, oppure coloranti artificiali, olio, sale o miele per renderlo più pesante, e questo può venire alla luce solo con un test in laboratorio. Coloranti artificiali o anche quelli ricavati da vero zafferano vengono usati per colorare lo zafferano di bassa qualità, e purtroppo per i clienti è molto difficile capirlo al solo sguardo.
Lo zafferano più puro è chiamato “dokhtar pich” e il pistillo ha un’estremità bianca e il resto rosso. Per vedere se è stato aggiunto olio o miele, prendete un pistillo, appoggiatelo su un foglio di carta bianco e frantumatelo con un dito. Se altre sostanze che non siano polvere di zafferano rimangono sul foglio o sul vostro dito, allora non è puro. Se è rosso fuoco, e non chiaro, con una estremità bianca, allora è più probabile che sia puro. Quando ne comprate grosse quantità e sfuso, potete richiedere di fare il piccolo test sul foglio di carta.
Una volta comprato lo zafferano, se passate nei mercati cercate quei carinissimi mortaietti in marmo che vi serviranno per polverizzare l’oro rosso e pure per decorare la vostra cucina.
Pistacchio iraniano e altra frutta secca
Il delizioso pistacchio iraniano è sicuramente qualcosa da prendere in considerazione se volete potrare a casa qualche regalo gradito dal vostro viaggio.
In Iran, il pistacchio è normalmente venduto in due modalità, con il guscio o solo i semi già sgusciati. Se comprate il pistacchio con il guscio, “peste khandan“, vi suggerisco di scegliere quelli “kale qoochi“, “akbari” o “ahmad aqaee“. Sono tra i migliori tipi di pistacchi iraniani sul mercato, un po’ più cari degli altri, tra i 350,000 e i 450,000 reali (35-45,000 toman) al chilo, ma ne vale la pena. Potete acquistarli tostati, salati, acidognoli (sono buonissimi!) o anche crudi. Assaggiateli nel negozio così scegliete quelli che preferite.
Ci sono anche pistacchi più economici, intorno ai 20,000 toman al chilo, ma non aspettatevi la stessa qualità.
Dove comprare buon pistacchio Iran?
Niente di più facile dal momento che troverete pistacchi in ogni negozio, mercato, venditore ambulante in ogni città o villaggio. Il Grand Bazar di Teheran ovviamente offre un’ampia scelta, entrate dalla parte di Panzdah-e-Khordad Street (پانزده خرداد) e perdetevi (non sarà difficile) tra i tanti negozi di frutta secca e pistacchio.
Qualche consiglio su come scegliere il buon pistacchio
1. Dite al commesso che volete frutta secca e pistacchi nuovi, cioè dello stesso anno. I pistacchi invecchiati non hanno un buon sapore quanto quelli nuovi e alcuni possono nascondere vermi.
2. Per essere sicuri di stare acquistando pistacchi di buona qualità, prendetene una manciata in un pugno e agitatela vicino a un orecchio. Se sentite il frutto dentro il guscio allentato e che si muove, allora non è ottimo perché significa che il seme è piccolo o vecchio.
3. Chiedete sempre di assaggiarli così siete più sicuri del prodotto che state acquistando.
Tè persiano (chai)
Tra le cose per cui l’Iran è famoso c’è anche l’ottimo chai persiano, qualcosa che difficilmente dimenticherete di acquistare in Iran anche se non era nella vostra lista iniziale. Perché? Perché ovunque andiate vedrete sempre qualcuno berlo, prepararlo o offrirvene una tazza. In fin dei conti, il tè è la seconda bevanda più bevuta al mondo.
Il tè nero persiano è famoso per il suo forte sapore e odore. Viene prodotto nella verdissima provincia del Gilan, in particolare nella città di Lahidjan, molto umida e fertile.
Tra i migliori tè iraniani trovate “chai vizhei sargol“, “chai momtaz” e “chai shikaste“. I prezzi possono variare da 250,000 a 400,000 reali (25-40,000 toman) al chilo. Personalmente suggerisco il chai vizhei sargol, è tra i più cari ma ne vale la pena. Se decidete di aggiungere il tè nella lista dei desideri dall’Iran, non dimenticate il cardamomo e l’acqua di rose, sono ottimi da aggiungere al tè (in pochissima quantità perché hanno già un sapore molto forte).
Fare il tè seguendo lo stile iraniano non è difficile. Mettete l’acqua sul fuoco e quando inizia a bollire spegnete e aspettate almeno tre minuti. Nel mentre aggiungete le foglie di tè, il cardamomo e l’acqua di rose nella teiera e alla fine l’acqua calda. Lasciate riposare per cinque minuti ed è pronto.
Ogni Paese ha le sue abitudini per quanto riguarda il tè. In Afghanistan amano il tè verde addolcito con uno o due cucchiaini di zucchero per pranzo e cena, mentre in Iran non ho mai visto consumarlo durante i pasti, anche se lo bevono più o meno tutto il giorno. Qui aggiungono cubetti di zucchero, caramelle che chiamano “shookolat“, piccoli biscotti ma soprattutto il “nabat“, dolcificante allo zafferano. In Europa, oltre alle tisane, beviamo tè verde o nero con o senza zucchero o altri dolcificanti come il miele, mentre in Cina non ho mai visto nessuno aggiungere alcun tipo di dolcificante alla loro preziosa bevanda.
Quando visiterete una famiglia iraniana, la prima cosa che apparirà davanti a voi sarà un vassoio con tazze, teiera e nabat o zucchero. Non vi chiederanno se desiderate del tè perché danno per scontato che se rifiutate è perché siete timidi quindi vi evitano il disagio. Non accettano comunque un no ai loro inviti, quindi mettetevi l’animo in pace, è uno dei tanti aspetti dell’ospitalità iraniana.
Per la loro amata bevanda preferiscono tazze in vetro da dove si può vedere il colore del tè da tutti gli angoli, in modo da capire se l’acqua o il tè sono di buona qualità.
Dolci persiani
Tra i vostri souvenir iraniani dovete sicuramente includere qualche dolce, visto che sono deliziosi e molto particolari.
Tra i miei dolci iraniani preferiti in pole position ci sono i baklava di Yazd. I migliori si trovano al negozio Haj Khalife Halirahbar nella centrale Amir Chakhmaq Square (Meidan-e Amir Chaqmaq, میدان امیر چقماق). Aspettatevi un bella fila perché non manca mai, ma fidatevi, ne vale la pena.
Il Gaz è il torrone persiano, tradizionale di Isfahan, un dolce con l’aggiunta di pistacchi e mandorle in pezzi. Molto dolce e zuccherato, confesso che non ne vado pazza.
Il Sohan è un altro tipo di dolce, una sorta di toffee stile persiano con pezzi di pistacchio e noci. La città di Qom è famosa per il suo sohan perché è tradizionale di questo posto ed è considerato il migliore in Iran. Questo dolce si presenta in diversi tipi e sapori, sohan gol, sohan al sesamo, al miele (sohan hasali), alle noci, allo zenzero o alla cannella. Sohan gol è l’originale e tra i miei preferiti. Un chilo di sohan iraniano di buona qualità costa intorno ai 300-400,000 reali (30-40,000 toman).
I prodotti di pasticceria che trovate a Tabriz sono piuttosto dolci e ricchi di frutta secca, come l’aris (اریس), non tanto di mio gusto. Invece ho adorato paste e biscotti del Gilan e del Kermanshah proprio perché non tanto dolci. Alcuni dei biscotti del Kermanshah sono fatti con pasta di dattero, una meraviglia.
Halva zard, una specie di budino allo zafferano, e lo stesso gelato allo zafferano non possono essere trasportati in valigia, quindi non vi resta che goderveli sul posto.
Acqua di rose
Gul Ab (گلاب) in persiano (gul significa fiore e ab acqua), anche l’acqua di rose è uno di quei regali originali se non siete sicuri di cosa portare dall’Iran. Viene ricavata da fiori dal forte profumo che in Iran hanno il nome di Gul Mohammady e che si coltivano da 7000 anni. L’acqua più pura è prodotta nella contea di Kashan in villaggi come Qamsar, Neyasar e altri in zone rurali più remote intorno alla città di Kashan come Van, Vadqan, Sur e Sadeh.
Se vi trovate a Kashan nel periodo tra metà aprile e metà maggio provate a unirvi ai festeggiamenti in occasione di Gulab Giri, una cerimonia millenaria dove potete vedere anche come è prodotta la Gul Ab.
Grazie al suo sapore delicato e profumo inebriante, quest’acqua di rose è usata in tante ricette, dal gelato ai dolci al tè e in qualche piatto tradizionale. Se avete qualche amico o parente che ama cucinare e fare esperimenti culinari, apprezzerà di sicuro questo regalo originale, e se amate il tè ne potete aggiungere poche gocce nella vostra tazza fumante.
Come capire se è pura Gul Ab
La Gulab naturale non ha nessun colore, né particelle o depositi di alcun genere. Deve invece avere un piccolo retrogusto amaro. Il miglior tipo è chiamato Gulab Dow Atisha Asel (گلاب دو آتیشه اصل) e mezzo litro del prodotto originale costa intorno ai 500,000 reali (50,000 toman). In vendita ci sono anche versioni meno care di Dow Atisha Gulab ma non sono pure.
Termeh di Yazd
Uno dei souvenir dall’Iran che non dimentico mai di comprare (per me e per gli amici) è il bellissimo termeh di Yazd.
Un tessuto fatto a mano morbido e delicato, il termeh è un misto di seta e lana e decorato con filamenti colorati con materiali naturali usati nei disegni iraniani tradizionali. L’uso più comune del termeh era per i vestiti dei nobili, le tende, i tappeti per la preghiera e le decorazioni delle case reali e delle famiglie ricche nell’era safavide di Shah Abbas.
Adesso il termeh si trova nelle forme più diverse, dalle borsette agli astucci, dalle scarpe ai portafogli, e serve molteplici funzioni come copertura di cuscini, tovaglie per tavoli e tavolini per il tè, oltre che per la decorazione della casa.
Troverete qualche pezzo di termeh anche nel mercato centrale di Isfahan, ma la qualità (e il prezzo) migliore è a Yazd. Qui i negozi di termeh circondano il mercato, ma quello tra i più antichi, tradizionali e di migliore qualità è Termeh Kojasteh in Piazza Azadi (Azadi Square).
Ceramica persiana
Lavorare la ceramica e produrre vasi e ciotole può essere annoverato tra le più antiche tradizioni, e il vostro shopping di souvenir iraniani non può prescindere da qualche pezzo di bellissimo artigianato persiano.
Concedetevi un piccolo vizio e comprate un set di vasi, ciotole o tazze in stile iraniano, coloratissimi e decorati con bellissimi motivi per abbellire la vostra tavola, o regalate qualche oggetto ad amici e parenti sicuri di fare una piacevole sorpresa.
Hamedan è la capitale dell’arte ceramica in Iran e patria di uno dei miei stili preferiti. Potete trovarla un po’ dappertutto in Iran, ma se avete in programma una visita a Hamedan (che merita), vi conviene aspettare e acquistare lì qualcosa anche perché avrete una scelta più ampia e prezzi migliori. Preparate a perdervi tra forme e colori.
Tra le altre ceramiche che sarete tentati di portare a casa dall’Iran ci sono i famosi piatti e calici in blu persiano che troverete a Isfahan. I pezzi originali sono in ceramica, ma adesso ne vendono tante versioni in metallo, esattamente uguali con gli stessi motivi decorativi e più facili da trasportare anche in valigia. Ovviamente sono molto meno cari di quelli in ceramica. Questi tipi di decorazioni sono di origine armena, e sono state importate a Isfahan durante l’era di Shah Abbas quando gli armeni si trasferirono nell’allora capitale persiana stabilendosi nel quartiere di Nuova Jolfa.
Nel Gran Bazar di Isfahan troverete anche bei pezzi in argento e scatole in osso di cammello dipinte con miniature che riportano eventi storici o immagini legate alla tradizione. Qui non siate timidi e trattate sul prezzo.
Gioielli persiani e pietre preziose
Infine, un altro dei regali molto apprezzati dall’Iran, soprattutto dalle donne, sono le pietre preziose e semi-preziose e i relativi gioielli in cui sono incastonate.
Dai rubini ai turchesi, in Iran troverete bella gioielleria oppure potete anche acquistare direttamente le pietre e farvele montare come preferite nel vostro laboratorio di fiducia una volta a casa.
A Nishapur, nella provincia del Khorasan, sono le più importanti miniere di turchese in Iran. Vista la presenza costante del blu in tutte le possibili tonalità e sfumature nelle decorazioni di moschee, minareti, palazzi, gioielli e nelle case, non è difficile immaginare quanto la pietra turchese sia stata apprezzata e utilizzata nel corso della secolare storia persiana.
Ma non è solo la bellezza che conta. Secondo la cultura iraniana, infatti, la pietra turchese ha tanti benefici. Tra le sue responsabilità troviamo la protezione dal malocchio, dagli incidenti e dai disastri naturali, elimina lo stress e la depressione, porta felicità e buona fortuna, sia personale che nel lavoro, e aiuta in più o meno tutte le malattie. Mi ricorda molto il valore che i cinesi danno alla loro giada.
Se vi state ancora chiedendo cosa comprare in Iran, non disdegnate di qualche grazioso set in turchese, ne potete trovare di diverse qualità, forme e prezzi.
Anche per questa pietra dalle diverse proprietà e dai tanti significati qualità e prezzo sono strettamente legati. La migliore e più cara è di un colore blu cielo, corpo solido e senza macchie bianche e nere. A volte queste macchie possono essere piccole e delicate, quindi difficili da individuare, dovete prestare molta attenzione. Le pietre turchesi con macchie nere non sono pure, quindi state attenti a non comprarle per un prezzo troppo alto.
La pietra turchese originale non cambia di colore se esposta al sole quindi potete fare una foto e lasciare la pietra al sole per farne il paragone un’ora dopo. So bene che queste prove sono difficili da fare se state viaggiando e non avete tutto questo tempo per andare a venire, quindi suggerisco in generale di acquistarle in negozi certificati e affidabili. Ci sono tante pietre turchesi finte in giro, state attenti se ne volete portare a casa come souvenir dall’Iran.
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<3
Ciao, mi sono piaciuti il tuo blog e le tue esperienze. Volevo chiederti se per caso, conosci qualche tour operator serio, che non chiede cifre astronomiche per fare un tour di una settimana in Iran. Grazie.
Ciao Enrico, ti ho risposto via mail.