Vero e proprio capolavoro dell’arte islamica, la grande moschea di Yazd (masjid jame) è uno dei posti più visitati della città sia dai turisti stranieri che dagli iraniani stessi.
Impreziosita dalle tante sfumature di blu persiano che va da un delicato turchese a un intenso zaffiro, la moschea principale di Yazd diventa un affascinante interagire di simboli e figure geometriche, delicate e ben definite allo stesso tempo, spesso presenti anche nelle decorazioni dei tappeti.
Un viaggio nel viaggio: l’Iran medievale nella grande moschea di Yazd
Il suo aspetto odierno risalente al quattordicesimo secolo, la moschea era situata direttamente nel cuore pulsante della città tra importanti edifici pubblici come scuole, bazar, da sempre centro della vita cittadina, biblioteche e uffici. Secondo alcune ricerche, è stata costruita su un terreno che era già sacro e dove sorgeva un tempio zoroastriano risalente all’era sassanide e convertito poi in luogo di culto islamico durante la dinastia selgiuchide.
L’accattivante assortimento di mattonelle turchesi e mattoni color sabbia del deserto della grande moschea di Yazd crea un’atmosfera suggestiva che ci fa viaggiare nel tempo quando la città era un’oasi nel deserto che accoglieva e dava ristoro ai mercanti che si scambiavano beni e idee lungo le vie della seta. La maestosa entrata principale è impreziosita da versi del Corano, leggi, buone azioni e un ricco simbolismo dell’arte e della spiritualità della regione. Due imponenti minareti azzurri affusolati completano la scena solenne.
Come è noto, la decorazione islamica evita le figure di esseri umani e di animali, preferendo immagini astratte floreali o di piante, e simboli che si sono sviluppate nei secoli durante le diverse dinastie diventando più complesse e intricate. La ripetizione di quadrati e cerchi combinati nei modi più diversi, sovrapposti, intrecciati, affiancati, danno vita ai motivi che formano l’intera decorazione o anche solo una parte a cui poi si accostano altri motivi floreali, simboli come la svastica, antichissimo e molto comune nelle decorazioni della regione presente anche in altri Paesi come l’Iraq, il Tajikistan fino all’India, o di calligrafia con versi presi dal Corano.
La grande moschea di Yazd è un mix apparentemente improbabile di simboli diversi.
Presi uno a uno non si capisce come li si possa abbinare, ma guardandoli nel suo insieme formano un capolavoro di fine arte islamica magistralmente assortito e che evoca la delicatezza di tutto quello che ruota intorno all’arte persiana, dalla sua poesia alle avventure della sua letteratura ai progressi della sua scienza e civiltà.