Serate passate chiacchierando e bevendo tè sui tetti di Yazd e panorami mozzafiato sono solo alcuni degli ingredienti di un viaggio in Iran oltre le aspettative della blogger di viaggi Cristina Cori. L’ho intervistata per saperne di più ed ecco le sue impressioni su uno dei miei Paesi preferiti.
Un Iran oltre le aspettative, perché la Persia è piena di sorprese
Di cosa ti occupi e di cosa tratta il tuo blog?
Ciao Angela, grazie dell’invito su “Il Mio Iran”. Il mio blog tratta principalmente dei viaggi che faccio, ma a volte mi concedo qualche piccola deviazione sul tema e parlo anche di altro. Ad esempio c’è una sezione sulla mia città natale (Roma) con la quale ho un legame speciale. Inoltre sto pensando di inserire, a breve, una pagina dal titolo “storie bestiali” in cui parlare di storie particolari di animali e dei centri di recupero e salvaguardia che mi è capitato di conoscere nei miei viaggi.
Quante volte sei stata Iran e per quanto tempo?
Sono stata in Iran una sola volta (nel maggio 2017) per circa 20 giorni.
Cosa ti ha spinta a prenotare un viaggio lì?
L’Iran mi ha sempre affascinato per la sua cultura millenaria e perché è un crocevia di culture interessantissime (la Via della Seta passava anche per questo Paese). Mi incuriosisce la sua storia (anche la più recente) e gli iraniani che sono un popolo dalle peculiarità fortissime che lo rendono profondamente diverso dalle popolazioni dei Paesi limitrofi.
Cosa ti è piaciuto di più dell’Iran? E cosa ti è piaciuto di meno del tuo viaggio?
La cosa che più mi è piaciuta dell’Iran è il suo popolo. Gli iraniani sono di un’ospitalità genuina e senza eguali! Gentilissimi, disponibili all’inverosimile ad aiutare lo straniero, simpatici e in linea generale molto progressisti e di mentalità aperta.
Non saprei dire invece cosa mi è piaciuto di meno… è stato tutto così interessante ed entusiasmante! Ma se proprio devo trovare qualcosa… beh, forse tutte le convenzioni ufficiali, le leggi sul costume e i vari divieti. Cose come la divisione dei sessi nei luoghi pubblici, le norme sull’abbigliamento (che mi hanno fatto penare un po’ perché faceva molto caldo), il dover utilizzare VPN e strategie simili per aggirare i filtri sul web…
»»» VPN e social media, convenzioni e società, scopri le cose da sapere prima di andare in Iran nel mio post.
Era come te lo aspettavi o sei rimasta sorpresa in qualche modo?
Nonostante mi fossi documentata molto sull’Iran non sapevo di preciso cosa aspettarmi dal viaggio. Se sarebbe stato facile viaggiare all’interno del paese, come sarei stata vista in quanto viaggiatrice solitaria e questioni di ordine pratico come queste. Devo dire che l’Iran ha superato le mie aspettative, è stato un paese che mi ha sorpreso da molti punti di vista. Forse la cosa che più mi ha stupito è l’atteggiamento degli iraniani nei confronti delle regole a cui devono sottostare quotidianamente; sono un popolo molto aperto, che vuole più libertà e per questo cerca sempre di trovare alternative, scappatorie per aggirare tutte quelle regole che reputano soffocanti.
C’è un’esperienza particolare che ricordi con piacere?
Le serate ventose passate con amici iraniani e viaggiatori a bere tè e chiacchierare sdraiati sopra tappeti sui tetti di Yazd.
Come hai trovato la gente del posto?
La gente del posto è strepitosa! Gli iraniani sono stati una rivelazione: adorabili, simpaticissimi, accoglienti, curiosi…sono il vero tesoro di questo paese incredibile!
Ci sono dei “pezzi” di Iran che ti sei portata a casa? Oggetti di artigianato, soprammobili, ricette, ingredienti…
Io sono una patita del tè. Ne consumo quantità industriali! Ovviamente non potevo tornare dall’Iran senza del buon tè di Lahijan (la “capitale iraniana del tè”).
Ho anche comprato un tappeto persiano (piccolo) anche se non avevo in alcun modo intenzione di tornare a casa con un acquisto del genere. È semplicemente capitato, come le cose migliori nella vita. Sono stata “adescata” da un bazari simpaticissimo a Isfahan, mi ha offerto del tè, abbiamo chiacchierato e…alla fine ho ceduto! Io sono pessima a contrattare e non sono affatto un’esperta di tappeti, ma sono comunque soddisfatta dell’acquisto perché il tappeto che ho comprato mi piace da morire!
Ma forse gli oggetti iraniani a cui tengo di più sono un talismano (una semplice pietra tonda color turchese che porto al collo) che ho comprato da un artigiano del Gilan e un braccialetto di cuoio con il faravahar, (il simbolo dello zoroastrismo), regalatomi da un adorabile ragazzo curdo che voleva sposarmi!
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Ti piacerebbe tornarci?
Sì, assolutamente. Mi sono innamorata dell’Iran e c’è così tanto ancora da scoprire!
Consiglieresti ai tuoi amici e lettori italiani di scegliere l’Iran come loro destinazione per le vacanze?
Sì. Da quando sono tornata cerco di convincere anche i più scettici ad andare in Iran. Lasciarsi sfuggire un Paese del genere sarebbe un vero peccato! L’Iran è un posto magico, genuino, splendido da tutti i punti di vista: storia, architettura, paesaggi, accoglienza, cibo, artigianato e, soprattutto, non ancora contaminato dal turismo di massa.
C’è qualcos’altro che ti va di condividere sulle tue esperienze iraniane, qualcos’altro da scoprire in Iran?
La Valle di Alamut. è un luogo di una bellezza incredibile. I paesaggi di questa parte del paese mi hanno lasciato letteramente a bocca aperta: montagne dai mille colori, canyon, fiumi tumultosi, castelli arroccati e cime innevate. Pura poesia!
»»» Stai pensando di andare in Iran? Leggi la mia guida per consigli su come organizzare il tuo viaggio e i posti da visitare in Iran.
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