Supponiamo che, dopo aver letto il mio popolarissimo articolo sui motivi per cui dovete assolutamente organizzare un viaggio in Iran e vi siate convinti a prenotare il fatidico biglietto. Supponiamo anche che non sia il vostro primo viaggio in Iran e abbiate già visitato le destinazioni più turistiche, e quindi adesso vogliate avventurarvi in più oscuri e anticonformisti sentieri. Senza una minima conoscenza della lingua persiana non andrete molto lontano.
In posti come Isfahan, Yazd o Persepoli troverete sempre qualcuno che capisce e si esprime in inglese, probabilmente anche in italiano. Se invece vi spingete in territori come il Khuzestan al confine con l’Iraq, l’inglese diventa molto più raro. A onor del vero, per il Khuzestan vi consiglio caldamente un tour organizzato: è una zona ancora sensibile, l’Iraq non è sicuro e i residenti non sono abituati a vedere stranieri girare per le strade. Vale comunque la pena visitarlo per i siti UNESCO e i tanti luoghi storici, oltre che fare una autentica esperienza di vita e tradizione locale.
Per ogni eventualità, qualche conoscenza di espressioni idiomatiche, frasi e parole in lingua persiana non può che essere di aiuto in qualsiasi occasione.
Mentre l’Iran è una delle destinazioni più popolari al momento, questi consigli valgono anche per l’Afghanistan, dove il persiano/dari è una delle lingue ufficiali. Sebbene ancora zona di guerra, l’Afghanistan sta iniziando a stimolare l’interesse di molti viaggiatori, e lì è decisamente consigliato sapersi esprimere in persiano anche per dare meno l’impressione di essere un pesce fuor d’acqua.
»»» Per convenienza, potete portarvi dietro il piccolo dizionario italiano-persiano della Avallardi che uso pure io, un frasario come quello della Lonely Planet (dall’inglese) o persino un piccolo corso.
Ovunque andiate e qualsiasi sito storico visitiate, di sicuro vi fermerete a mangiare da qualche parte, quindi ecco qualche consiglio di frasi in lingua persiana che potete usare al ristorante.
Visto che per noi occidentali il persiano non è immediato da afferrare, anche, e soprattutto, per il diverso alfabeto (arabo), vicino alla traduzione italiana e alla trascrizione fonetica, per piatti e ingredienti scriverò anche la versione nell’alfabeto persiano così da poterli mostrare al cameriere.
Non tutti i menu hanno la traduzione in inglese, quindi è bene essere pronti a ordinare in persiano.
Appena entrate sarete accolti dal cameriere con un Salam, khosh omadin (Salve, benvenuti), e potete rispondere con un semplice mamnoon (grazie).
Supponiamo che volete un tavolo per due, quello che direte al cameriere sarà: “Misha yek mizeh do nafareh be mah bedahid?” Dove “do” sta per “due”.
Una volta seduti, il cameriere vi chiederà cosa volete ordinare, che probabilmente suonerà così “Qurban, chi safarish mi dahid?“, e voi risponderete chiedendogli il menu: “Soorat ghaza lotfan.”
Potete iniziare il pasto ordinando una bottiglia d’acqua: yek botery ab in Iran, yek botel ab in Afghanistan. Tra le altre bevande ci sono la Coca Cola (coca cola), Pepsi, Fanta, succo d’arancia (ab porteghal – آب پرتقال), tè (chai – چای) e il dogh (دوغ), fatto con yogurt, acqua, sale e menta, che sia iraniani che afgani usano spesso per accompagnare il pasto.
Per ricapitolare, se chiedete per esempio un succo d’arancia, direte: “Lotfan barai man yek ab porteghal beyawarid.” (Può portarmi un succo d’arancia?)
Se il menu ha una versione in inglese non avrete problemi, ma se non ce l’ha, qui sotto trovate qualche espressione o piatto in lingua persiana che potreste memorizzare, e accanto la trascrizione in alfabeto persiano:
Kabab (kebab) – کباب
Jujeh Kabab (kebab di pollo, normalmente petto) – جوجهکباب
Kabab Kobideh (un tipo di kebab in cui la carne è macinata e condita con erbe) – کباب کوبیده
Kabab Shishlik (un tipo di kebab con bei pezzi di agnello o vitello) – کباب شیشلیک
Kabab Gooshte Bareh (kebab in piccoli pezzi immersi nel limone dalla notte prima e cotti allo spiedo) کباب گوشت بره
Sono tutti serviti con riso o pane, pomodori grigliati o allo spiedo, e qualche sottaceto, soprattutto cetrioli.
Se siete vegetariani non troverete un’ampia scelta di piatti nei ristoranti. Io per esempio ordino spesso il mirza ghasemi, un piatto alle melanzane che loro usano come contorno. Io lo prendo come portata principale e lo accompagno con il riso.
Se comunque volete dire al cameriere che non volete mangiare carne, potete dire man geya khawram (sono vegetariano/a). Per essere ancora più precisi, potete usare queste espressioni per assicurarvi capiscano quali sono gli ingredienti che non mangiate:
– Non mangio carne: goosht nemikhoram گوشت نمیخوام
– Non voglio manzo: goosht gaw nemikham گوشت گاو نمیخوام
– Non voglio pollo: goosht morgh nemikham گوشت مرغ نمیخوام
– Non voglio pesce: mahi nemikham ماهی نمیخوام
In aggiunta, questa è una lista di piatti e ingredienti vegetariani usati come contorno o condimento che troverete nella maggior parte di ristoranti in Iran e in Afghanistan, in genere a Kabul dal momento che in altre città e province i ristoranti scarseggiano o non hanno un’offerta enorme.
1. Badenjoon (melanzana) – بادنجان (ingrediente alquanto popolare nei piatti vegetariani della cucina persiana);
2. Ghorme Lubya (fagioli rossi in salsa di pomodoro) – قرمه لوبیا
3. Salad (insalata) – سالاد
4. Ghorme Sabzi (stufato di erbe) – قرمه سبزی (questo normalmente è con la carne ma potete chiedere di non metterla nel vostro piatto)
5. Sib Zamini (patate) – سیب زمینی
6. Mirza Ghasemi (piatto a base di melanzane) – میرزا قاسمی
7. Noon (pane) – نان
8. Berenj (riso) – برنج
Altre parole in lingua farsi che possono tornarvi utili al ristorante:
Yek boshqab (un piatto) – یک بشقاب
Yek qors noon (un pezzo di pane) – یک قرص نان
Con queste frasi e parole pratiche potete almeno ordinare il pasto che preferite in lingua persiana, e se non siete vegetariani state tranquilli che vi troverete nel paradiso dei kebab e della carne fatta in tutti i modi possibili e immaginabili.
Alla fine, per chiedere il conto, dite: “Lotf konid soorat hessab ra beia warid.”
Ora siete pronti a partire, noosh jan (buon appetito)!